Si trova al centro della Toscana settentrionale, capoluogo di una Provincia composta da altri sei Comuni: Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Vaiano e Vernio.
Conosciuta fin dal Medioevo per la lavorazione tessile laniera, sia in città che lungo la Valle del Bisenzio, ha avuto un ruolo importante per lo sviluppo economico e sociale dell'intero distretto a partire dal III secolo. I lanaioli pratesi contribuirono a creare l’Arte dei Mercatanti o della Calimala, una delle corporazioni più potenti di Firenze. Nel centro storico di Prato sicuramente da vedere: il Castello dell'Imperatore, il Duomo, il Palazzo Pretorio e la Basilica di Santa Maria delle Carceri a croce greca. Le chiese di San Francesco e di San Domenico custodiscono opere di grandi maestri, come Paolo Uccello, Donatello ed altri famosi artisti del Trecento e del Rinascimento. Tanti i musei da visitare fra cui: quelli di Pittura Murale e dell'Opera del Duomo, dove si può ammirare l'originale del "Pulpito" di Donatello, le Gallerie comunali e degli Alberti che conservano importanti collezioni fino alla stagione artistica del primo Novecento. Interessantissimo il Centro per l'Arte Contemporanea "Luigi Pecci" che organizza mostre e manifestazioni dei più noti artisti dell'Avanguardia. Il Museo del Tessuto è ambientato in una storica fabbrica pratese e illustra ai visitatori un'interessante panoramica dell'arte della tessitura attraverso i secoli. Il territorio provinciale è ricco d’interessi turistici: i segni della storia e dell'arte lasciati dagli Etruschi, dai Romani e dai Longobardi sono presenti e perfettamente visibili; necropoli e reperti etruschi a Comeana ed Artimino, chiese romaniche sparse nel Carmignanese, le antiche Badie in Val di Bisenzio, i borghi medievali, le splendide ville Medicee di Poggio a Caiano e Artimino, il Parco Museo Quinto Martini di Seano e quello ambientale di Mercatale di Vernio; il paesaggio collinare del Montalbano, ricco di vigneti e d'oliveti, il suggestivo scenario della Calvana di fronte alla riva destra del Bisenzio, ed offre anche la possibilità di interessanti itinerari nel verde.
L’ evento più sentito è la Fiera dell'8 Settembre.
Una tradizione risalente al IV secolo riporta le prime notizie di una sacra cintura conservata a Bisanzio: secondo la tradizione, la Cintola della Madonna, un pezzo di stoffa di lana color verde, sarebbe la cintura che Maria avrebbe donato a San Tommaso al momento della propria ascensione in cielo.
La leggenda vuole che questa reliquia sia stata portata a Prato intorno al 1141 da un mercante, un certo Michele che, sposatosi a Gerusalemme, l'avrebbe ricevuta in dote dalla madre della sposa. Tornato in patria, Michele l'avrebbe poi conservata gelosamente per anni per poi donarla in punto di morte, nel 1172 circa, alla Pieve di Santo Stefano che ancora oggi la conserva nella cappella.
Il momento culminante dell'intera festa divenne in seguito la cerimonia dell'esposizione della Sacra cintola. Con gli anni questa festa non ha perso di importanza e tuttora al suo corteggio storico partecipano le città più importanti della Toscana. La reliquia viene mostrata con solenni cerimonie cinque volte all’anno: per Pasqua, il primo di maggio, il 15 agosto, l’8 settembre e il giorno di Natale.