La montagna toscana offre al turista chilometri di sentieri, la possibilità di fare trekking, mountain bike, sci ma anche di rimanersene in contemplazione e in riposo assoluto.
Appennino Tosco-Emiliano
Le altitudini fra 1500 e i 2000 metri hanno cime tondeggianti con declivi abbastanza ripidi.
Le cime più elevate sono il Corno alle Scale (1945 m.), il Monte Falterona (1tt54 m.) e l’Alpe della Luna (1454 m.). Il territorio dell’Abetone si articola in 4 bellissime valli: la Val di Luce, la Valle dello Scoltenna, quella del Sestaione e quella della Lima.
Il comprensorio sciistico comprende le località di Pian degli Ontani, Pian di Novello, la Doganaccia,
Cutigliano, San Marcello e si impernia sull’Abetone.
Ci sono circa 60 km di piste innevate e perfettamente preparate e agibili, clima permettendo, anche nei mesi primaverili. I moderni impianti di risalita partono dai 1200 metri per raggiungere i 1950 metri di quota: cabinovie, funivie, seggiovie, skilift, telecabine e naturalmente anche scuole di sci, campi scuola, negozi per il noleggio dell’attrezzatura. Tutte le opportunità per snowborders, fondisti e sciatori sia per i principianti che per i più esperti.
Le valli montane a nord di Pistoia sono caratterizzate da numerosi borghi di origine medievale: Calamecca, Cutigliano, Gavinana, Marliana, Piteglio e la Serra Pistoiese e da antichi castelli lungo tracciati viari. Degna di rilievo la roccaforte trecentesca di Serravalle Pistoiese. Oltre a rappresentare luoghi di interesse culturale, sono ben note e apprezzate mete di villeggiatura invernale e trovandosi al limite dell’Appenino Emiliano, insieme al Cimone e al Corno alle Scale formano il più grande centro sciistico dell’Italia centrale.
La montagna pistoiese offre soggiorni dalla primavera all'autunno, grazie ai numerosi sentieri che permettono di scoprire la natura più incontaminata. Oltre a percorsi per il trekking a piedi, a cavallo e in mountain bike, è possibile praticare anche canoa, canyoning, free climbing e tutti gli sport all'aria aperta.
Alpi Apuane
Corrono parallele al mare, sono il cuore di un Parco naturale e il regno delle cattedrali di marmo, delle grotte e dei castelli della Lunigiana.
Pur chiamandosi “Alpi”, non sono molto elevate (poco meno di 2000 metri) ed hanno pareti di roccia a strapiombo, guglie acuminate e grotte tra le più spettacolari. Solo il versante rivolto verso la Garfagnana è più dolce, con boschi di faggi e castagni alternati a pascoli verdissimi.
Il bianco folgorante delle cave da un lato e la verde valle selvaggia della Garfagnana dall’altro rendono questo paesaggio quasi lunare. Da lontano sembrano innevate, ma è un'illusione: si tratta solo dei detriti del marmo. A partire da Michelangelo, scultori e architetti hanno utilizzato questo prezioso materiale per statue, monumenti e importanti costruzioni.
Pratomagno
Il Massiccio del Pratomagno divide il Casentino dal Valdarno superiore e comprende i comuni di Pian di Scò, Castelfranco di Sopra, Loro Ciuffenna e Castiglion Fibocchi. Il paesaggio si articola nelle vette arrotondate dei crinali, in ampie praterie soleggiate, boschi di conifere, castagni e querce, fino alle coltivazioni di olivi e viti sulle colline che incorniciano la Valle dell'Arno. Panorami da contemplazione nella natura: infatti antiche pievi, eremi, chiesette e monasteri punteggiano tutto il territorio: un itinerario alla loro scoperta permetterà di incontrare luoghi di intensa suggestione e di assaporare la spiritualità profonda che pervade queste terre.
Preappennino
Si eleva invece nella parte centrale e meridionale della regione a sud e a est. I gruppi principali sono: i monti del Chianti, le Colline Metallifere e il Monte Amiata. È facile lasciarsi conquistare dal triangolo del Monte Amiata, così solitario ma riccamente popolato di caprioli, cervi e daini. È la cima più alta della Toscana (m. 1738) a sud dell'Arno. Sul cono del Monte Amiata si estende un suggestivo paesaggio con foreste di grande rilievo, formate da faggi, abeti e castagni dove in estate, oltre a godere del fresco sotto gli alberi, è possibile trovare molti funghi commestibili, tra cui il prelibato porcino. La vetta si raggiunge facilmente da Pianello (m 1669). In queste selve che coprono tutta la montagna, interrotte solo da fiumi e torrenti d'acqua cristallina, può anche capitare di osservare qualche lupo senza peraltro alcun rischio. D’inverno, per gli amanti della neve è stato allestito negli anni un complesso sciistico con piste ed impianti di risalita, dislocati nei punti cardine della montagna amiatina: la Vetta, il Prato delle Macinaie, il Prato della Contessa, il Rifugio Cantore.
Da non sottovalutare la presenza di siti risalenti al VI secolo a.C. che sono tutt’ oggi reperibili nei centri abitati dell'Amiata. Presenze di castelli medioevali: Arcidosso, Montelaterone, Piancastagnaio, di abbazie romanico-longobarde, Abbadia San Salvatore, S. Antimo, della villa Sforzesca di Castell'Azzara, del palazzo Bourbon del Monte a Piancastagnaio, delle chiese rinascimentali e barocche di Castel del Piano, stanno a testimoniare l'incrociarsi di civiltà e culture che hanno lambito il territorio dell'Amiata, inserito nella sorprendente storia della Toscana meridionale, posta a confine della Tuscia e dello Stato Pontificio.