Provincia di MASSA CARRARA

La Provincia di Massa Carrara è uno degli angoli più sorprendenti e autentici della Toscana. Stretta tra le
Alpi Apuane e il Mar Ligure, con radici storiche che affondano nell’epoca romana e un’identità forte legata
alla cultura del marmo, questa terra affascina chi cerca esperienze fuori dai circuiti turistici più noti, senza
rinunciare a natura, arte e mistero.

Le cave di marmo di Carrara: la montagna che diventa arte
Non si può parlare di Massa Carrara senza evocare le sue leggendarie cave di marmo, attive da oltre
duemila anni. È da qui che proviene il celebre marmo bianco di Carrara, una pietra pregiata utilizzata fin
dall’antichità per templi romani, statue e cattedrali. Ma è nel Rinascimento che il marmo di Carrara entra nel
mito: Michelangelo veniva personalmente a scegliere i blocchi per le sue opere, definendo queste
montagne “vive”.
Oggi, i visitatori possono esplorare le cave con tour guidati in jeep o minivan, salendo lungo tornanti
mozzafiato tra le cave di Fantiscritti, Colonnata e Torano, dove il bianco abbacinante del marmo scolpisce
l’orizzonte. Un’esperienza unica che unisce paesaggio, storia industriale e arte contemporanea, grazie
anche alla presenza di laboratori di scultura ancora attivi e musei tematici come il Museo del Marmo di
Carrara.
Curiosità: il villaggio di Colonnata è anche famoso per il suo lardo IGP, stagionato proprio in conche di
marmo. Un perfetto connubio tra natura, cultura e gusto.

Il Castello Malaspina di Fosdinovo: tra nobiltà, misteri e fantasmi
Situato su un’altura panoramica che domina la Lunigiana e il litorale, il Castello Malaspina di Fosdinovo è
uno dei manieri meglio conservati della Toscana settentrionale. Risalente al XIII secolo e ampliato nei secoli
successivi, fu la residenza principale dei Marchesi Malaspina, famiglia nobile e potente, legata alla storia di
Dante, degli imperatori tedeschi e del territorio lunigianese.
Il castello colpisce per la sua imponente struttura, i bastioni panoramici e gli interni riccamente decorati,
con affreschi, arredi d’epoca e passaggi segreti. Ma è anche un luogo avvolto dalla leggenda: si narra che
tra le sue stanze si aggiri il fantasma di Bianca Maria Aloisia, giovane nobildonna rinchiusa in una cella
segreta dai suoi genitori per essersi innamorata di un servo.
Oggi il castello è visitabile tutto l’anno, con tour diurni e – per i più temerari – anche visite notturne a tema
“fantasmi”. Inoltre, ospita eventi culturali, concerti e mostre. Un luogo perfetto per immergersi nella storia
medievale toscana, tra fascino e mistero.

Il Castello del Piagnaro a Pontremoli: la Lunigiana e la memoria di pietra
Spostandoci nell’entroterra, in piena Lunigiana, troviamo uno dei borghi più suggestivi della provincia:
Pontremoli, attraversata dal fiume Magra e punteggiata da ponti, torri e portali scolpiti. Sulla sommità del
paese si erge il maestoso Castello del Piagnaro, così chiamato per i tetti in "piagne", le lastre di pietra
tipiche della zona.
Il castello ha una lunga storia difensiva, ma oggi è noto soprattutto per ospitare il Museo delle Statue Stele
Lunigianesi: un’esposizione affascinante che racconta, attraverso misteriose statue antropomorfe scolpite
nella pietra tra il III e il I millennio a.C., la civiltà pre-etrusca che popolava questa valle.
Le statue, dalle forme enigmatiche e simboliche, sono uno degli aspetti più affascinanti e meno noti del
patrimonio toscano. Il museo, rinnovato e interattivo, è una tappa imperdibile per chi ama l’archeologia,
l’arte rupestre e le atmosfere sospese tra storia e mito.

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